Una buona notizia che sa un po’ di “bicchiere mezzo pieno”… ma è vera. Ci saranno responsabilità specifiche, ma c’è anche una buona dose di buon senso e di lavoro di molti. Grazie…
Caro Direttore, a pochi mesi dalla frana di Andora, un’altra odissea ha colpito i viaggiatori che utilizzano i treni in quella sfortunata tratta. Dirà lei: dov’è la buona notizia? Un po’ di pazienza. Mi riferisco all’intercity n. 518 Roma-Ventimiglia, che nella notte di venerdì 9 maggio e l’alba del giorno seguente è giunto a destinazione con 4 ore e più di ritardo. Da quello che si è potuto capire, nella concitazione degli eventi, pare essersi trattato di un guasto elettrico sulla linea ferroviaria in questione.
Fatto sta che, giunti alla stazione di Albenga, i passeggeri sono stati fatti scendere e stanziati al binario 1, in attesa di un altro intercity straordinario trainato da una locomotrice a motore diesel.
Il nuovo treno, a velocità ridotta (lumaca), ha portato a termine il viaggio, soffermandosi anche in stazioni non previste, come Imperia Oneglia e Taggia Arma, per permettere di salire anche ai passeggeri degli altri treni regionali e non, a loro volta bloccati dal guasto citato.
Nel frattempo, ad Andora, i tecnici Fs avevano provveduto a rimettere una locomotrice elettrica.
Ed ecco la buona notizia: concludo questa breve ricostruzione con un messaggio positivo: nonostante il forte disagio i numerosi passeggeri hanno mantenuto la calma, solidarizzando con l’incolpevole personale Fs di bordo. E nonostante le gravi ed evidenti lacune dei nostri treni, i viaggiatori hanno raggiunto le loro rispettive destinazioni grazie anche ai tecnici delle Fs che nella notte hanno effettuato cambi di motrici e sostituzione di interi treni. Stefano Masino, Asti. La Stampa 20/5).