Un videogioco che insegna a rendere felici gli altri

tomodachi

Un simulatore di amicizia, un social network interattivo dove la nostra lista contatti prende vita, gioca, interagisce, s’innamora, mette su famiglia. Ecco Tomodachi Life, nuovo videogame della Nintendo per la console portatile 3DS in uscita a Giugno. Il suo creatore, Yoshio Sakamoto, una vita passata nella compagnia giapponese (è il creatore di Metroid, gioco d’azione fantascientifico nato nel 1986), ne parla così a Repubblica.it: “Da quando ho iniziato a lavorare su questo progetto, mi sono accorto che sono diventato più buono, che sono più attento ai bisogni della mia famiglia e degli amici”. Cinquant’anni, capelli ricci, occhialini tondi alla John Lennon, giacca di pelle marrone e camicia hawaiana, Sakamoto ci racconta come è nata l’idea di Tomodachi Life.
“Tomodachi in giapponese significa amico. Nel 2009 Nintendo mi ha chiesto di lavorare a un prodotto che sfruttasse i Mii, gli avatar che tutti gli utenti delle nostre console possono creare e usare per comunicare e sfidare altri giocatori”, spiega. “I Mii sono come la lista contatti sul telefono: amici, conoscenti, persone che avete incontrato online oppure personaggi famosi. Abbiamo provato a immaginare come si comporterebbero i nostri Mii su un’isola deserta, così è nato Tomodachi Life”. Un titolo dove, come deus ex machina di questa isola colorata, dovremo cercare di rendere felici i nostri Mii. Ognuno ha un suo carattere, che saremo noi a stabilire: riservato o aperto, pigro o iperattivo, simpatico o scontroso. Potremo anche dargli una voce ma poi, una volta nel gioco, ogni Mii ha la sua vita che si evolve autonomamente, anche se il gioco fornisce alcuni strumenti per influenzare il certe decisioni.
Se, ad esempio, uno di loro è innamorato, potremo spingerlo a dichiararsi oppure a rinunciare all’idea. Una specie di Grande Fratello per bambini, dove i nostri amici vivono una quotidianità colorata e senza pensieri: si va al parco giochi, si canta, si balla, si comprano oggetti e vestiti. “L’obiettivo è cercare di rendere felici i Mii, aiutarli a vivere nel modo migliore possibile. Mi piace pensare che un videogame come questo possa educare i più giovani a prendersi cura del prossimo“, racconta Sakamoto. In Giappone Tomodachi Life è già uscito con due episodi, il primo nel 2009. Nintendo ha venduto oltre cinque milioni e mezzo di copie. (Sergio Pennacchini, La Repubblica 23/4)

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